La settecentesca Sacrestia della chiesa arcipresbiterale di S.Giovanni Battista a Casnigo è un gioiello dell’arte lignea Bergamasca. Gli armadi in noce e radica che rivestono interamente le quattro pareti della sala posta dietro l’altare maggiore sono opera di Ignazio Hillipront, vissuto fra il 1673 e il 1748. La Sacrestia, costruita a fine ‘600, fu realizzata nelle parti lignee fra il 1714 e il 1715. Rilevante il fatto che si presenta senza sostanziali variazioni rispetto all’assetto originale. La Sacrestia propone quattro armadi ad intagli, sia nelle lesene che nei piccoli pilastri, coronati da una ricca cimasa. Qui sono custoditi paramenti ed oggetti liturgici di particolare valore. I corpetti degli armadi sono intagliati ad arabesco e a fogliami e vi sono scolpite quaranta teste di angeli e cinquantotto statue di santi e figure simboliche. Nell’armadio di fronte a quello di ingresso, una nicchia ospita un Crocifisso fra due angeli cariatide, pregiata scultura dello stesso Ignazio Hillipront. L’artista proveniva sicuramente dall’area tedesca, secondo alcuni dalla Germania, ma molto più probabilmente dal Tirolo. Hillipront aprì una bottega di intaglio e scultura a Gorlago e a Casnigo fu attivo già nel 1709 quando realizzò cinque statue in pietra arenaria, di gusto barocco, per la facciata della chiesa arcipresbiterale. Per similitudine stilistica viene attribuito alla sua mano, in Casnigo, anche il coro ligneo del santuario della SS. Trinità. Il restauro della Sacrestia (completato nel 2012) offre un’ulteriore opportunità per scoprire il contesto artistico casnighese. Oltre alla chiesa parrocchiale, fondata nel XII secolo e Arcipresbiterale in quanto matrice della Val Gandino, ci sono il santuario della Madonna d’Erbia, con la talare-reliquia appartenuta a Giovanni Paolo II e il Santuario della Ss.Trinità, definito da alcuni “la Sistina della Bergamasca”.