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Il roccolo è un impianto tradizionale per la cattura degli uccelli con reti verticali, diffuso soprattutto nelle province di Bergamo e Brescia. È composto dal casello e dall’impianto vegetale, detto “tondo”, di forma circolare o a ferro di cavallo, realizzato con carpini bianchi disposti a galleria (“sigalér” o “arcunada”) che sostengono le reti.

Le reti sono tese e inclinate, con maglie diverse a seconda delle specie; i rami vengono potati per creare “finestre” che facilitano la cattura. La potatura si effettua tra fine luglio e inizio agosto. Al centro del tondo si trova il “boschetto”, dominato dal seccone, con attorno alberi da pastura di altezza degradante. Il sottobosco e lo spiazzo tra casello e boschetto devono essere mantenuti a prato. Alcuni impianti avevano anche “sottotondi” per aumentare la capacità di cattura.

Il roccolo richiede cure costanti, soprattutto potature e manutenzione dell’impianto vegetale. La caccia si svolgeva in autunno, da metà settembre a inizio novembre, ma la preparazione iniziava in primavera. Oltre alla funzione venatoria, il roccolo ha un alto valore estetico e paesaggistico.

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